giovedì 4 novembre 2010

PARTE I: Induismo, Buddhismo e Occultismo alla luce del Cristianesimo

Vescovo Alessandro (Mileant)
Il Drago dalle sette teste
Induismo, Buddhismo e Occultismo alla luce del Cristianesimo

PARTE I
Le dottrine orientali alla luce del Cristianesimo
Introduzione
“Lo Spirito però dice espressamente che negli ultimi tempi certuni apostateranno dalla fede, dando credito a spiriti fraudolenti e ad insegnamenti di demoni…” (1 Tim. 4:1).
A differenza degli animali, gli esseri umani non possono accontentarsi delle buone cose di questo mondo. Presto o tardi avvertono la necessità di un elemento spirituale nella loro vita; e a quel punto si scontrano con una serie di domande fondamentali: Perché si vive? Qual è lo scopo della vita? C’è qualcosa al di là del mondo fisico?, etc. Il Cristianesimo aiuta l’uomo a spezzare la morsa dell’esistenza quotidiana, a trovare  significato nella vita ed a sviluppare le più nobili qualità dell’anima. Tuttavia, dalla fine del XIX secolo, l’Occidente è stato sempre più invaso da insegnamenti Indù, occulti, o genericamente “orientali”, che promuovono il loro peculiare approccio alla vita spirituale. Adattandosi alla mentalità ed alla cultura occidentale, questi insegnamenti fanno libero uso di svariati concetti e termini propri del Cristianesimo, creando così l’impressione di non essere in contraddizione con quest’ultimo, bensì di sopperire alle sue manchevolezze. In realtà, tali dottrine sono in diretto conflitto con il Cristianesimo, e conducono i loro seguaci lungo un sentiero spirituale errato. Sfortunatamente non tutti sono capaci di discernere dove si trovi l’errore, soprattutto quando esso si trova confuso con le dottrine cristiane.

PARTE II: Induismo, Buddhismo e Occultismo alla luce del Cristianesimo


Vescovo Alessandro (Mileant)
Il Drago dalle sette teste
Induismo, Buddhismo e Occultismo alla luce del Cristianesimo
PARTE II
I principali culti orientali

Induismo
L’Induismo nacque prima del 1500 a.C., dopo l’invasione dell’India da parte delle tribù arie provenienti dall’Asia centrale. Da allora ha attraversato molti stadi di evoluzione e divisione. I conquistatori ariani portarono con loro il Vedismo, una religione che venerava molti dei, il cui numero cresceva costantemente. Questi invasori credevano nella trasmigrazione delle anime, e praticavano riti di purificazione col fuoco e di cremazione dei defunti. All’inizio le credenze pagane degli Arii erano trasmesse oralmente, ma dal 1000 a.C. esse cominciarono a venire trascritte in una collezione di poemi e preghiere chiamati Veda (“detti di saggezza” o “conoscenza”). Questa collezione di testi esercitò una profonda influenza sullo sviluppo del più tardo Induismo. Molte delle divinità dell’antico Induismo, esseri dalla moralità assai discutibile, divennero i patroni di molte pratiche sadiche e perversioni sessuali. La dottrina della trasmigrazione delle anime dette origine al sistema castale indiano.

mercoledì 3 novembre 2010

L’ideologia “gender” in Europa



            Con la politica gender la tradizionale distinzione sessuale tra uomo e donna viene indicata come costrutto sociale, cioè come un’invenzione del “patriarcato etero-sessuale”. Secondo la prospettiva gender questa distinzione limita la libertà dell’uomo e, quindi, deve essere superata; mentre l’uomo potrebbe determinare da solo la propria “sessualità sociale”, indipendentemente dalla sua “sessualità biologica”. La battaglia è condotta dal termine artificiale “gender”. Originariamente questo termine si usava per distinguere il genere grammaticale di una parola (si usava nella grammatica della lingua inglese). Alla Conferenza Mondiale della Popolazione de Il Cairo del 1994 e alla Conferenza Mondiale delle Donne nel 1995 le femministe, attraverso un’azione di manipolazione, sono riusciti a far passare la definizione di “gender” al posto del termine “sesso”, così che si costituisce la differenziazione di carattere sessuale tra  uomo e donna con la facoltà della scelta soggettiva. Grazie alle decisioni prese dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea nei singoli Stati il termine “gender” si è trasformato in strategia politica. Ciascuno, ora, potrà scegliere se essere l’uomo o la donna, e deve determinare la propria identità, come omosessuale, bisessuale, transessuale o altro, fin dal tempo della propria infanzia.