lunedì 16 aprile 2018

Patriarca Elia: Lettera all’ex Papa Benedetto XVI

Permettetemi di interpretare la seguente lettera scritta dal Patriarca Elia del Patriarcato cattolico bizantino che ha al cuore il restauro della Chiesa

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Stimato ex papa Benedetto XVI,

il Patriarcato cattolico bizantino si rivolge a voi con una richiesta, il cui scopo è il ripristino della Chiesa. Riguarda principalmente la questione del Concilio Vaticano II e i suoi frutti che oggi stiamo raccogliendo. Nella vostra intervista a Messori, diciannove anni dopo il Concilio, avete presentato alcune opinioni critiche sul Concilio e sullo spirito post-conciliare.

Quando avete parlato con Messori 34 anni fa, i frutti delle eresie nascoste non erano ancora pienamente visibili. Nonostante ciò avete mostrato le terribili statistiche sull’apostasia in Canada causate dal Vaticano II. Avete ammesso che dopo il Concilio divenne la regola che solo colui che aveva atteggiamenti liberali poteva essere scelto come vescovo. Avete criticato il cosiddetto nuovo Magistero degli esegeti liberali. Vi siete anche stupito di quanto i teologi sapessero usare un metodo dialettico per presentare un significato opposto dei documenti della Chiesa come la loro vera interpretazione. Inoltre, avete sottolineato l’apertura acritica al mondo che ha messo da parte la croce di Cristo.

Sono passati 53 anni dalla fine del Concilio e il Suo successore bacia i piedi di transessuali e islamisti e mette in discussione le norme morali universali nell’esortazione Amoris Laetitia. All’inizio di quest’anno, il cardinale tedesco Marx ha introdotto i matrimoni omosessuali nelle chiese cattoliche e la Conferenza episcopale tedesca ha così approvato la negazione della legge di Dio e dei principi morali naturali. In questa situazione, è necessario tracciare le radici dell’attuale stato disastroso della Chiesa.

Qual è la soluzione? Vero pentimento!

Come volete stare davanti al tribunale di Dio senza il vero pentimento? Gesù dice anche a Voi: “Se non vi convertirete, perirete!” (Lc 13, 3)

Testimonianza delle eresie del Concilio:

La dichiarazione Nostra Aetate ha introdotto un rispetto per i culti pagani, e quindi di fatto per i loro demoni. Si tratta di un peccato contro il primo comandamento. Siamo obbligati a dare l’onore supremo all’unico Dio. Non ai demoni! La dichiarazione contraddice a intera Scrittura e tradizione. Si riferisce in modo ingannevole e intenzionale alla dichiarazione di S. Gregorio VII riguardante l’atteggiamento nei confronti dell’Islam. È un’eresia collocare il dio pagano della Mecca al livello del Padre di nostro Signore Gesù Cristo. La dichiarazione è responsabile per l’islamizzazione dell’Europa. Le sue eresie giustificarono il gesto apostato ad Assisi che portò un cambiamento di pensiero. L’adorazione dei demoni cominciò a essere considerata una via adeguata per la salvezza, che è unicamente in Cristo (Atti 4:12). Questa è una grossolana manipolazione e inganno. E questo inganno è stato ora accettato da quasi tutta la Chiesa cattolica come nuovo depositum fidei. È avvenuta la diffusione dell’antimissione indù attraverso lo yoga e le filosofie orientali, come pure l’antimissione del buddismo. Non ci sono ancora chiare linee guida per la difesa della fede.

Pertanto, ciò che vi è richiesto è un gesto di pentimento per Vaticanum II al quale avete partecipato come peritus. È sufficiente se oggi fatte una sola dichiarazione: “Concilium Vaticanum Secundum era eretico. I suoi frutti oggi ne danno la prova.“

Senza questo chiaro atteggiamento, la verità non può essere chiamata la verità, una bugia una menzogna e un’eresia un’eresia, e così la Chiesa non può pentirsi.

Il secondo requisito è quello di chiedere scusa per il periodo in cui vi è stata affidata la suprema autorità nella Chiesa in qualità di Prefetto della Congregazione e poi come Papa. Non avete usato questa autorità per prevenire le eresie! Non avete impedito la proliferazione delle eresie nascoste dietro il metodo storico-critico che nega il soprannaturale, la divinità di Cristo e l’ispirazione stessa della Scrittura. Non avete imposto un chiaro divieto o sanzioni e quindi l’infezione letale delle eresie potrebbe diffondersi impunemente. L’autorità ufficiale ha dato il tacito consenso alle eresie. Eravate anche obbligato a denunciare il sincretismo maligno con il paganesimo e proibirlo. Allo stesso tempo, si impedirebbe così autorevolmente la diffusione di massa dell’occultismo in tutte le forme, perché l’occultismo è inseparabilmente connesso al paganesimo. La vostra passività, prendendo in considerazione le terribili conseguenze per la Chiesa e salvezza dei fedeli, è un crimine. Il sincretismo ha distrutto la vera missione e ha aperto la porta per l’antimissione del paganesimo nel cuore del cristianesimo. Sia il Concilio Vaticano II che la vostra autorità suprema hanno creato le condizioni per l’islamizzazione, così Francesco ora solo invita gli islamisti in Europa. Quando il trattato di Lisbona, che ha sostituito il decalogo con un anti-decalogo, è stato ratificato siete rimasto in silenzio. D’altra parte, non eravate in silenzio e al contrario avete promosso la beatificazione di Giovanni Paolo II. Quindi così avete beatificato un flusso distruttivo, i suoi frutti e la maledizione che cadeva sulla Chiesa. Sapevate della pedofilia sacerdotale coperta da Giovanni Paolo II e altre tanto era noto che Egli ricevette i massoni nella Chiesa con l’adozione del nuovo Codice di Diritto Canonico. Giovanni Paolo II ha la più grande colpa del gesto apostatico ad Assisi. Voi allora avete beatificato tutti questi crimini. L’enorme colpa dell’apostasia interna nella Chiesa ricade così su di Voi. Vi supplichiamo a favore dei poveri cattolici: di dare ora un esempio di vero pentimento, in modo che la Chiesa possa essere liberata dalla maledizione e salvata dall’autodistruzione.

Vi teniamo nelle nostre preghiere

In Cristo

+ Elia

Patriarca del Patriarcato cattolico bizantino