La Quaresima 2017
Il metodo storico-critico in teologia (TSC) si appropria oggi del diritto esclusivo di interpretare la Sacra Scrittura e in tal modo anche intera dottrina cattolica. La teologia storico-critica non si è sottomessa né all’ispirazione di Dio, né alla tradizione della Chiesa nell’ambito dell’insegnamento di fede (i dogmi) e di morale. Questa teologia si basa su una filosofia atea che non accetta nessun miracolo, nega la risurrezione di Cristo, non accetta che Gesù Cristo è vero Dio e vero Uomo, unico Salvatore – come l’ha insegnato la Chiesa durante 2000 anni. La teologia storico-critica insegna una dottrina eretica, la quale divide Gesù Cristo: Cristo storico e Cristo di (falsa) fede, secondo la quale Cristo sarebbe stato immaginato dalla prima comunità dei credenti.
Nel tempo in cui la Chiesa si distruggeva all’interno dall’eresia di arianesimo, san Basilio Magno invoca: “… Tutta la intelligenza di coloro i quali sono istruiti nella parola è piena di menzogna di false e poco veritiere affermazioni, come l’occhio riempito dalla polvere”…“Tutti questi uomini sono inficcati dall’epidemia incurabile di un amore pazzesco della gloria, che ciacuno arde di essere più grande dall’altro. Tuttavia, allo stesso tempo la loro nave sta affondando in una profondità tremenda”…“Ogni segno indicativo (il dogma), che è stato messo dai Padri della Chiesa – è trasgredito, ogni fondamento, ogni fortezza di uno sguardo sano di fede autentica sono violati…, se il nemino non ci attacca per primo, allora ci ferisce proprio amico…”. Tale situazione abbiamo anche oggi. Ma molti non lo vedono più – sono diventati ciechi spiritualmente!